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La Sorveglianza Sanitaria

Per sorveglianza sanitaria si intende l’insieme degli accertamenti sanitari svolti dal Medico Competente finalizzati alla tutela dello stato di salute e alla sicurezza dei lavoratori, in relazione alle condizioni di salute degli stessi, all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.

La sorveglianza sanitaria comprende:

  • visita medica preventiva intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato;
  • visita medica periodica per controllare nel tempo lo stato di salute dei lavoratori esposti al rischio;
  • visita medica in occasione del cambio della mansione (con modifica dei rischi per la salute);
  • visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente (rischio chimico) – per motivi organizzativi la visita medica è eseguibile solo se concordata con il medico competente prima della formale cessazione del rapporto di lavoro medesimo;
  • visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai 60 giorni continuativi (solo per lavoratori in sorveglianza sanitaria periodica);
  • visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta.

La sorveglianza sanitaria è finalizzata (D.Lgs. 81/2008, art 41, comma 6) all’espressione dei giudizi di idoneità alla mansione specifica che vanno comunicati al Datore di Lavoro e in copia al lavoratore stesso.

I giudizi possono essere di:

  • idoneità;
  • idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni;
  • inidoneità temporanea;
  • inidoneità permanente.

Avverso i giudizi del medico competente è ammesso ricorso, entro 30 giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all’organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio stesso.

La sorveglianza sanitaria obbligatoria quindi, ha l’obiettivo di valutare le condizioni psicofisiche del singolo lavoratore e di monitorarne l’andamento nel tempo per determinare l’impatto di eventuali rischi presenti sul lavoro, partendo innanzitutto, dall’analisi del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e dal sopralluogo nell’ambiente di lavoro per individuare:

  • tipologia di mansione;
  • attività lavorative incluse nella mansione:
  • rischi specifici per la salute relativi alla mansione

Utilizzando le informazioni sulla specificità del lavoro, il medico Competente elabora pertanto il protocollo sanitario indicando gli esami clinici e/o strumentali più idonei cui sottoporre il lavoratore.

La legislazione propone delle linee guida per la prescrizione del protocollo sanitario che il medico, a propria discrezione, può decidere di modificare attraverso:

  • integrazione di ulteriori esami clinici, biologici e diagnostici;
  • variazione della periodicità di visite e accertamenti.
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